MARATONA DI ROMA 20 MARZO 2011

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sabato 6 novembre 2010



Due medaglie per la mia peggior maratona...




Anche se il titolo del post è eloquente, ad una settimana dalla 28°Athens Marathon mi viene spontaneo e piacevole ripensare alle emozioni che ho condiviso con gli amici dell' Atletica Rotaliana in terra greca. Sono stati 5 giorni intensi dedicati anche a riscoprire i simboli della memoria storica della città di Atene. La rocca dell' Acropoli con il Partenone, il nuovo museo dell' Acropoli inaugurato da poco, il Teatro di Dioniso, l' Odeon di Erode Attico, l' Antica Agorà con il tempio di Efesto, Il Tempo di Zeus Olimpo sono alcuni dei passaggi che esaltano la mitologia e la magnificenza che la città di Atene rappresentavano per la civiltà. Meritano citazione anche il Centro Olimpico teatro delle Olimpiadi del 2004, anche se lasciato nel degrado più assoluto e lo stadio Panathinaikò costruito completamente in marmo pentelico e sede delle prime Olimpiadi della nostra epoca. E' proprio in questo glorioso stadio che era fissata la finish line della Athens Marathon dopo 42 km iniziati nella pianura di Maratona dove nel 490 a.C. il mito dell' invincibilità persiana venne distrutto dall' esercito greco.
Le medaglie, peraltro stupende, sono due perchè oltre a quella conquistata all' arrivo, l' organizzazione ne ha coniata una per l' anniversario dei 2500 anni dalla nascita della maratona.
Già da sabato al briefing pregara all' Athens Gate con Stefano Baldini si era capito che il percorso era duro, salita quasi ininterrotta dal 10 km fino al 31 km con sole in cielo e temperatura prevista abbondantemente sopra i 20°C. Il consiglio di Stefano era di partire controllati tenendo in salita una media che permettesse poi di fare velocità negli ultimi 10 km in leggera discesa. Facile dirlo per un campione olimpico, impossibile o difficile farlo per un master. Per la cronaca quel famoso giorno di sei anni fa lui fece gli ultimi 10 km in poco meno di 29 minuti!!!! Alla cena delle medaglie, la domenica sera, discutendone con lui abbiamo constatato che il suo tempo olimpico del 2004 di 2h10'55'' fatto su questo percorso vale sicuramente 3-4 minuti in meno su una maratona con altimetria più favorevole.
Questa è stata per me la mia prima maratona all' estero ma anche quella in cui ho sofferto di più, fino al 25 km sono riusciti a tenere una buona media, da lì in poi non avevo più le forze per spingere e dal 35 km il mio unico pensiero era di arrivare al traguardo. Negli ultimi 3 km mi sono fermato parecchie volte per bere e per alcuni tratti ho anche camminato, le gambe di legno mi impedivano di correre a 5' al km. A 700 metri dall' arrivo con le ultime forze ho sfilato la bandiera dal taschino e tenendola con le mani sopra la testa mi sono goduto il mio momento di gloria entrando al Panathinaikò correndo il rettilineo finale tra gli applausi del numeroso pubblico . Tempo finale 3h18'40''.
Per le aspettative che avevo per questa maratona il tempo finale non mi soddisfa pienamente, ma mi rendo che con un percorso così difficile e con un po' di stanchezza fisica accumulata era impensabile poter fare di più; in futuro ci sarà sicuramente l' occasione per riscattarsi. Di sicuro di questa avventura resterà un gran bel ricordo, le emozioni provate lungo queste mitiche strade e soprattutto dentro il Panathinaikò resteranno per sempre indimenticabili. Per ultimo ma non meno importante è il grazie per la compagnia ai miei compagni di corse e di avventura: Nerry, Nick 12 e Frate_tack! Che sia la prima di tante!!!
Ciao e buone corse a tutti!
Demis